Sono fortunato, l'ho sempre pensato. Mi sono innamorato della musica e lei mi ha preso per mano e mi ha guidato nelle strade della vita, quelle difficili e quelle facili. Luci e ombre, gioie e dolori: non c'è un giorno che dentro di me non risuoni la musica. Grazie a lei ho potuto lavorare a fianco di tanti musicisti e di tante orchestre in preziose collaborazioni, ho potuto suonare in tanti festival, ho potuto realizzare progetti ambiziosi, ho potuto svolgere attività di insegnamento in conservatori e istituzioni private vedendo crescere tanti giovani di valore. Ho registrato dei cd, ho scritto dei libri e ne ho tradotto altri.
Citando Duke Ellington, posso dire che la "Musica è la mia Signora".
Tra il 2007 e il 2012 ho conseguito i diplomi di I e II livello in Jazz presso il Conservatorio di Musica di Benevento, dove ora sono docente di ruolo in Composizione Jazz.
La mia formazione inizialmente è stata prevalentemente da autodidatta, sui dischi e i pochi spartiti che si potevano reperire negli anni della mia gioventù.
Ci sono stati degli incontri con persone importanti, che mi hanno stimolato nella ricerca. Il musicista a cui devo di più è senza dubbio Bruno Tommaso, che senza troppe spiegazioni mi ha insegnato tantissimo.
Il luogo dove ho trovato l'orientamento verso ciò che sarei stato è stato sicuramente Siena Jazz. Curiosamente, ora sono docente anche presso Siena Jazz University.
A Siena ho frequentato diverse sessioni dei seminari estivi, in cui ho raccolto materiale e conoscenze che mi hanno permesso di volgere lo sguardo su diversi orizzonti musicali. Voglio ricordare i maestri che mi hanno indicato alcune vie, forse alcune volte senza saperlo: oltre a Bruno Tommaso, Enrico Pieranunzi, Enrico Rava, Gianluigi Trovesi, Tomaso Lama, Franco D'Andrea, Giancarlo Gazzani, Amedeo Tommasi, Marcello Piras. A tutti loro devo qualcosa.
Infine vorrei ricordare alcuni incontri fulminanti, irripetibili: i sei giorni trascorsi all'inizio degli anni '80 seguendo Jim Hall in un seminario e in sei concerti in duo con Enrico Pieranunzi, una settimana con Kenny Wheeler a montare due suite con un ensemble stellare (un lavoro suo e uno mio), i giorni passati con Gunther Schuller e vari ensemble per preparare un concerto a Pescara, una settimana facendo il chitarrista con Maria Schneider con due concerti a Trento e a Vicenza, una giornata a fianco a Dave Liebman a dirigere l'orchestra di Siena Jazz e godere di un solista così, un concerto a Cesena Jazz con la Jazzlife Orchestra con Dave Weckel alla batteria che ha dato un nuovo suono ai miei arrangiamenti.
Ho imparato tanto da tutti, mi sento veramente fortunato.