È evidente che questa informazione non serve a stabilire un contesto: ogni accordo ha una provenienza tonale differente, nessun senso di tonalità viene espresso compiutamente.
Per esempio non vi è alcuna sensazione di un centro di gravità armonica: non vi è un punto di arrivo ben definito che ci fa sentire un arrivo a "casa", come avverrebbe in un contesto tonale.
Questa è una distinzione fondamentale tra ambiente tonale e modale: le gerarchie spariscono, sostituite da altri parametri che possono indicarci la strada per costruire successioni armoniche del tutto nuove e sorprendenti, con combinazioni pressoché infinite.
Sono gli universi modali, che si affiancano, si susseguono, mantenendo la loro integrità pur combinandosi tra loro in vario modo. Una vera rivoluzione del linguaggio armonico tradizionale.
Osserva queste caratteristiche che ci allontanano dai voicing tradizionali:
• mancano spesso le note guida, 3 e 7;
• note a volte poco interessanti come 4 e 5 diventano importanti;
• la successione delle fondamentali al basso ha molti metodi di costruzione, in questo caso c'è un modello intervallare discendente:
2 maggiore – 3 minore – 2 maggiore;
• lo stesso vale per le successioni delle lead, le note al canto;
• questi accordi esprimono colori, dark o bright, ma non funzioni armoniche (accordo di tonica, dominante, sostituzioni etc.);
• nessuna urgenza di risolvere al successivo, potrei fermarmi su qualunque di essi …
Guarda il prossimo esempio. Nel primo pentagramma trovi l'originale, nel secondo gli accordi disposti in ordine inverso (retrogrado), nel terzo – sorpresa! – gli stessi accordi sono organizzati nella linea dei bassi come un tradizionale turnaround I - VI - II - V, ma con una sonorità del tutto nuova!